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La Bellezza di un Gesto, il Piacevole delle crocchette di patate

"La bellezza senza il riferimento al sentimento del soggetto, di per sè non è nulla."

- I. Kant, La Critica del Giudizio

Una ragazza chiede ad un ragazzo l’accendino. Lui invece di porgerglielo si tende verso di lei, mette le mani a coppa e le accende la sigaretta guardandola negli occhi.

Tornare a casa, trovare il gatto sul divano e fargli una lieve carezza cercando di non svegliarlo.

Il Gesto. Un movimento del corpo che sottolinea uno stato d’animo, un’intenzione, un proposito o una particolare azione.

Può capitare di restare affascinati da un gesto, ma ci innamoriamo del movimento in sé o del significato che esso accompagna? È possibile compiere gesti totalmente scevri di contenuto? Una comunicazione senza movimenti è allo stesso modo efficace?

Dopo un lungo e appassionato bacio darne un altro sfuggente come a lasciare una firma.

Scostarsi i capelli lasciando intravedere il collo per un secondo prima che ricadano sulle spalle.

Nel momento in cui il gesto non è artefatto ma autentico e naturale, attraverso gli occhi di chi guarda si può sprigionare un sentimento di bellezza.

Il secondo bacio ci piace perché lo percepiamo come una conferma o nella semplicità dell’attesa tra l’uno e l’altro?

Del collo intravisto vediamo solo l’intento seduttivo o ne apprezziamo la linea e la sinuosità della forma?

Il Bello, secondo Kant, si contraddistingue dal piacevole e dal Buono per l’assenza di interesse utilitaristico nei confronti della sua esistenza e un gesto credo che sia esattamente questo: qualcosa di cui si potrebbe fare a meno ma che si fa notare, sa affascinare e si imprime solidamente nella memoria. Proprio come un’opera d’arte.

Una luce si accende sul palcoscenico, nel suo centro una ballerina compie una piroetta perfetta.

Un pittore che soddisfatto pone infine la sua firma sulla tela appena realizzata.

Un movimento, anche il più impercettibile è capace di scardinare le sensazioni più profonde, le quali tendiamo a riempire di senso squisitamente personale. Il Bello è proprio questo, il contingente che si imbeve di possibilità alle quali ci si affeziona fino a sentirle necessarie.

E la sua forza sta nel fatto che, per quanto siano sensazioni soggettive, sentiamo la spinta ad esigere da chiunque altro a riconoscere in quel particolare gesto (o opera) tutto quello che è per noi. La potenza del bello sta nel rappresentare una reale possibilità di luogo comunicativo in cui incontrarsi e riconoscersi nelle distinzioni che ci rendono unici ed irripetibili. E questa è anche la bellezza e la poeticità di un gesto: la trasmissione di un messaggio e di una sensazione capace di bloccare il tempo per un secondo ed aprire un varco segreto tra l’Io e l’Altro.

Sorprendere il sorriso sul volto di uno sconosciuto e sorridere a propria volta.

Una mano che nervosamente e ritmicamente gira il cucchiaino nel suo caffè.

È difficile essere assolutamente d’accordo su qualcosa ma il Bello può unirci. E muoversi nel mondo con la consapevolezza che ogni nostro gesto, fendendo l’aria, possa significare e trasmettere qualcosa di unico per chiunque, ci incarica della responsabilità di rendere questo mondo un posto più bello. Anche solo per un secondo totalmente inutile.

Grazie, e spero che questo spuntino filosofico vi sia stato utile o almeno sia risultato interessante e….gustoso!

Alice

LA RICETTA

Crocchette di patate ripiene di salmone e mozzarella

Ingredienti:

-270 gr di patate

-50 gr di parmigiano

-sale q.b.

-1 cucchiaio d’olio

-pepe q.b.

-20 ml di latte

-pangrattato

-100 gr di salmone affumicato (quello che si trova pronto)

-100 gr di mozzarella

Procedimento:

1) Sbollentate le patate con tutta la buccia in acqua bollente per almeno 20 minuti, scolatele e lasciatele raffreddare.

Sbucciatele e schiacciatele con una forchetta, in questo modo verranno ridotte in purea.

2) Aggiungete al composto di patate il latte, il parmigiano, l’olio, il sale e il pepe.

A questo punto prendete un po’ di composto e iniziate a fare le vostre “polpette”, mettete una pallina sul tavolo, fate un incavo al centro e mettete un po’ di salmone e mozzarella a dadini, richiudete con altro composto.

3) Fate così per ogni bomba, passatele poi nel pangrattato e mettetele in una teglia teglia ricoperta di carta forno.

4) Infornate in forno preriscaldato ventilato a 200° per 15-20 minuti.

Devono dorare in superficie. Sfornate e servite ben caldo!

Super delicious!

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